Un’esperienza entusiasmante in compagnia di ospiti speciali per parlare di musei vivi, sensibili, empatici, accoglient. Tre giornate di scambi e relazioni tra arte e educazione.
Ho progettato una serie di incontri dedicati a ripensare il ruolo dei musei come spazi inclusivi, accessibili e strettamente legati alle esigenze e alle specificità delle comunità e dei territori in cui si trovano.
Le sessioni sono state condotte da professionalità che abitano e animano diverse realtà museali nel territorio nazionale.
Durante queste giornate, insieme a Carlo Tamanini (Museo Mart), Melania Longo (progettista culturale indipendente), Annalisa Trasatti (Museo Omero), Antonella Micaletti (ABA Urbino), abbiamo affrontato temi fondamentali per rendere i musei luoghi più accoglienti e attenti al benessere emotivo e sociale del pubblico.
Ciascun ospite ha condiviso esperienze e spunti di riflessione per favorire l’interazione tra musei e scuole e per rendere i musei luoghi più partecipativi e vicini alle persone.
Maggiori info sul programma:
https://rondodeitalenti.it/summer-school-2025/
Esercizi di Meraviglia al Festival dell’educazione “A tutto tondo”.
Questo incontro dialogico e laboratoriale ha messo al centro il valore educativo della meraviglia, intesa come un potente catalizzatore per sollecitare interesse e curiosità intellettuale in persone di tutte le età.
Attraverso un approccio esperienziale e interattivo, ho guidato i partecipanti in un viaggio di scoperta che, attraverso alcuni capolavori dell’arte universale, è diventato anche un’occasione per conoscere meglio se stessi.
Educare è un verbo da declinare al futuro
Sono profondamente grato per aver avuto l’opportunità di collaborare in un contesto così speciale.
Ritorno a casa felice e colmo di riconoscenza per gli incontri e la bellezza che hanno reso unico questo festival.
È stata un’esperienza entusiasmante, vissuta insieme a persone straordinarie che hanno condiviso idee, pensieri e azioni intorno all’educazione.
Insieme abbiamo creato momenti preziosi e intessuto relazioni da custodire e far crescere nel tempo.
Porto con me nuove idee, prospettive di ricerca e la consapevolezza che educare — a scuola, nel museo o nella piazza — significa curare spazi di relazione, meraviglia e possibilità.
Un grazie di cuore a chi ha reso tutto questo possibile e a chi, con passione e dedizione, continua a credere che l’educazione possa ancora trasformare il presente e generare futuro.
