Cose da non fare mai
laboratorio/performance contro la guerra
Promemoria Ci sono cose da fare ogni giorno: lavarsi, studiare, giocare, preparare la tavola, a mezzogiorno. Ci sono cose da fare di notte: chiudere gli occhi, dormire, avere sogni da sognare, orecchie per non sentire. Ci sono cose da non fare mai, né di giorno né di notte, né per mare né per terra: per esempio, la guerra. Gianni Rodari |
La Prima guerra mondiale, di cui ricorre il Centenario, è il punto di partenza per riflettere collettivamente sull’attualità del conflitto nei nostri giorni, ma sopratutto è un'occasione per costruire uno spazio di 'dialogo' contro ogni sporca guerra.
Il laboratorio intende esplorare la dimensione del conflitto con il linguaggio del corpo e del movimento.
Il corpo nelle sue tensioni e nei suoi limiti è lo spazio in cui si riflettono contraddizioni, conflitti, bisogni e interrogativi del nostro tempo.
I giovani partecipanti con l'aiuto della guida-facilitatore compiono diverse azioni derivate dai giochi e dalle tecniche del Teatro Immagine di Augusto Boal, per esplorare il tema del 'conflitto' e del 'dialogo' utilizzando il linguaggio del proprio corpo.
Il Teatro Immagine consiste nella rappresentazione fisica di pensieri e idee attraverso l'espressione del corpo.
Queste azioni permettono ai partecipanti di spingere i limiti della loro immaginazione e aiutano a favorire il pensiero critico.
L'esperienza coinvolge corpi, menti ed emozioni, i partecipanti diventano protagonisti di un atto performativo che riflette sul conflitto e pone la necessità di ricercare insieme nuove forme per il dialogo.
destinatari:
1 incontro di 2 ore
Il laboratorio intende esplorare la dimensione del conflitto con il linguaggio del corpo e del movimento.
Il corpo nelle sue tensioni e nei suoi limiti è lo spazio in cui si riflettono contraddizioni, conflitti, bisogni e interrogativi del nostro tempo.
I giovani partecipanti con l'aiuto della guida-facilitatore compiono diverse azioni derivate dai giochi e dalle tecniche del Teatro Immagine di Augusto Boal, per esplorare il tema del 'conflitto' e del 'dialogo' utilizzando il linguaggio del proprio corpo.
Il Teatro Immagine consiste nella rappresentazione fisica di pensieri e idee attraverso l'espressione del corpo.
Queste azioni permettono ai partecipanti di spingere i limiti della loro immaginazione e aiutano a favorire il pensiero critico.
L'esperienza coinvolge corpi, menti ed emozioni, i partecipanti diventano protagonisti di un atto performativo che riflette sul conflitto e pone la necessità di ricercare insieme nuove forme per il dialogo.
destinatari:
- scuola primaria
- scuola secondaria inferiore
- scuola secondaria superiore
1 incontro di 2 ore
Laboratorio ospitato dalla mostra “Novecento” di Antonello Fresu, Centro Culturale Exmà Exhibiting and Moving Arts, Cagliari.
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