Diversi ma uguali?
Un progetto/gioco per parlare con i bambini e le bambine di pace, tolleranza, accoglienza e condivisione
Come
si può essere diversi ma uguali?
Le differenze esistono
Non si diventa uguali negando che esistano le differenze. Le differenze esistono e vanno riconosciute. Ogni essere umano è unico. Non esistono due persone perfettamente uguali. Dunque, le differenze esistono e sono un fatto naturale. Alcune differenze, come il colore della pelle, degli occhi o dei capelli, il tipo di corporatura, la forma dei lineamenti, e così via, dipendono dal patrimonio genetico che ciascuno eredita dai propri genitori.
Poi ci sono i tratti caratteriali, variabili da persona a persona, in parte determinati dall'ambiente e dall'educazione ricevuta. Infine, ciascuno di noi appartiene a una determinata cultura e quindi ha una identità culturale.
Le differenze possono non piacere
Non sempre le differenze degli altri ci piacciono. Ma questo non significa che noi siamo cattivi. Diventiamo cattivi quando vogliamo impedire agli altri di essere diversi.
Nell'incontro tra persone di culture diverse capita spesso che insorgano delle incomprensioni, degli equivoci o delle antipatie. Non bisogna avere paura di prendere atto delle differenze, e nemmeno di esprimere i motivi per cui a volte le si trovano fastidiose.
Le differenze sono anche positive
Le differenze sono ciò che rende il mondo un posto interessante in cui vivere.
Molto spesso, ciò che ci attrae negli altri è proprio ciò che li rende diversi da noi. Pensate che noia se tutti avessimo la stessa faccia, se dicessimo le stesse cose, se ci comportassimo sempre alla stessa maniera. Oppure immaginate di entrare in un museo che esponesse mille riproduzioni dello stesso quadro: arrivati di fronte alla seconda riproduzione identica, perderemmo ogni interesse per quelle successive.
Conviene accettare le differenze
L'unico modo per vivere pacificamente insieme agli altri è accettare le differenze.
Una volta accettata l'idea che le differenze esistono e che, malgrado alcune siano positive, altre possono non piacerci, bisogna convincersi che la vita sociale ci impone di tollerare anche certe cose che non ci piacciono, è a nostro vantaggio.
La prima regola è quella dell'uguaglianza tra esseri umani: ciò non significa negare che ciascuno abbia le proprie caratteristiche specifiche che lo rendono diverso da tutti gli altri, ma di affermare che tutte le persone hanno uguali diritti.
Le differenze esistono
Non si diventa uguali negando che esistano le differenze. Le differenze esistono e vanno riconosciute. Ogni essere umano è unico. Non esistono due persone perfettamente uguali. Dunque, le differenze esistono e sono un fatto naturale. Alcune differenze, come il colore della pelle, degli occhi o dei capelli, il tipo di corporatura, la forma dei lineamenti, e così via, dipendono dal patrimonio genetico che ciascuno eredita dai propri genitori.
Poi ci sono i tratti caratteriali, variabili da persona a persona, in parte determinati dall'ambiente e dall'educazione ricevuta. Infine, ciascuno di noi appartiene a una determinata cultura e quindi ha una identità culturale.
Le differenze possono non piacere
Non sempre le differenze degli altri ci piacciono. Ma questo non significa che noi siamo cattivi. Diventiamo cattivi quando vogliamo impedire agli altri di essere diversi.
Nell'incontro tra persone di culture diverse capita spesso che insorgano delle incomprensioni, degli equivoci o delle antipatie. Non bisogna avere paura di prendere atto delle differenze, e nemmeno di esprimere i motivi per cui a volte le si trovano fastidiose.
Le differenze sono anche positive
Le differenze sono ciò che rende il mondo un posto interessante in cui vivere.
Molto spesso, ciò che ci attrae negli altri è proprio ciò che li rende diversi da noi. Pensate che noia se tutti avessimo la stessa faccia, se dicessimo le stesse cose, se ci comportassimo sempre alla stessa maniera. Oppure immaginate di entrare in un museo che esponesse mille riproduzioni dello stesso quadro: arrivati di fronte alla seconda riproduzione identica, perderemmo ogni interesse per quelle successive.
Conviene accettare le differenze
L'unico modo per vivere pacificamente insieme agli altri è accettare le differenze.
Una volta accettata l'idea che le differenze esistono e che, malgrado alcune siano positive, altre possono non piacerci, bisogna convincersi che la vita sociale ci impone di tollerare anche certe cose che non ci piacciono, è a nostro vantaggio.
La prima regola è quella dell'uguaglianza tra esseri umani: ciò non significa negare che ciascuno abbia le proprie caratteristiche specifiche che lo rendono diverso da tutti gli altri, ma di affermare che tutte le persone hanno uguali diritti.
Diversi ma uguali?
E' un progetto/gioco per parlare con i bambini e le bambine di pace, tolleranza, accoglienza e condivisione.
Si svolge a scuola, oppure in biblioteca, libreria, centri sociali, festival, un laboratorio aperto che può essere ospitato ovunque ci siano bambine e bambini capaci di immaginare l'utopia.
I bambini partecipanti sono coinvolti in processi che favoriscono la comunicazione empatica, fisica e non verbale. Secondo semplici tecniche e giochi teatrali, possono sperimentare l'importanza del dialogo e acquisiscono strumenti per li rendono più consapevoli di se stessi e aperti alle differenze degli altri da sé.
E' un progetto/gioco per parlare con i bambini e le bambine di pace, tolleranza, accoglienza e condivisione.
Si svolge a scuola, oppure in biblioteca, libreria, centri sociali, festival, un laboratorio aperto che può essere ospitato ovunque ci siano bambine e bambini capaci di immaginare l'utopia.
I bambini partecipanti sono coinvolti in processi che favoriscono la comunicazione empatica, fisica e non verbale. Secondo semplici tecniche e giochi teatrali, possono sperimentare l'importanza del dialogo e acquisiscono strumenti per li rendono più consapevoli di se stessi e aperti alle differenze degli altri da sé.
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