Marsh Awards for Excellence
in Gallery Education 2018
Always a little further
(Sempre un po’ più lontano)
Sono stato ospite della Engage Conference 2018: A Social Prescription per ritirare il Marsh Awards for Excellence in Gallery Education concesso dal Marsh Trust e da Engage (National Association for Gallery Education)
Il premio è un riconoscimento importante che mi onora e mi fa felice perché è la prova che le buone pratiche, se portate avanti con tenacia e coraggio, possono arrivare lontano.
Il Marsh Award for Excellence in Gallery Education mi è stato assegnato per la dedizione all'innovazione che caratterizza la mia pratica di educatore museale.
Il riconoscimento viene assegnato ogni anno a un* professionista internazionale che lavora in modo eccellente nella didattica dell’arte o nell'educazione museale.
(Sempre un po’ più lontano)
Sono stato ospite della Engage Conference 2018: A Social Prescription per ritirare il Marsh Awards for Excellence in Gallery Education concesso dal Marsh Trust e da Engage (National Association for Gallery Education)
Il premio è un riconoscimento importante che mi onora e mi fa felice perché è la prova che le buone pratiche, se portate avanti con tenacia e coraggio, possono arrivare lontano.
Il Marsh Award for Excellence in Gallery Education mi è stato assegnato per la dedizione all'innovazione che caratterizza la mia pratica di educatore museale.
Il riconoscimento viene assegnato ogni anno a un* professionista internazionale che lavora in modo eccellente nella didattica dell’arte o nell'educazione museale.
The Marsh Award for Excellence in Gallery Education 2018
Marco Peri, Freelance Art Museum Educator & Researcher, Italy
“Marco Peri hard work and dedication as a museum educator, art historian, researcher and trainer,
is exceptional and has been recognised by the judging panel as outstanding”
is exceptional and has been recognised by the judging panel as outstanding”
Con ancora più determinazione intendo rafforzare le mie ricerche nella comunicazione educativa museale convinto che il museo contemporaneo sia un ambiente straordinario in cui immaginare nuovi modi per apprendere e fare esperienza.
Ogni museo rappresenta un formidabile spazio sociale per la ricerca in ambito educativo, il luogo ideale in cui costruire una cultura condivisa, per offrire al mondo della scuola e a tutta la società, opportunità di crescita, sviluppo culturale, inclusione e benessere.
Voglio ringraziare per questo traguardo tutte le persone che nel mio percorso mi hanno offerto opportunità per innovare le pratiche educative nel museo e portare così la didattica museale sempre un po’ più lontano.
Grazie ai colleghi e alle colleghe con cui mi sono confrontato, agli artisti e ai maestri dai quali ho imparato e specialmente a tutti i musei e le associazioni con cui ho condiviso progetti e collaborazioni in questi anni: l’area educazione del Mart di Rovereto con Carlo Tamanini per le magnifiche occasioni, la Galleria Nazionale di Roma con Cristiana Collu per la fiducia e la straordinaria Cristiana Mele di CoopCulture, Palazzo Grassi/Punta della Dogana con Alexis Sornin, non posso dimenticare le preziose occasioni con InnovAction Cult presso La Fondazione Prada e il Mudec a Milano con Giulia Voltini e Chiara Deidda così come le esperienze con Didatticando a Venezia insieme a Marta Botter e Chiara Poli, e con la stima di Elisabetta Pasqualin del Polo Museale del Veneto e Carla Avanzini dei Musei Civici di Verona, Michela Perrotta e Elena Minarelli della Collezione Peggy Guggenheim e ancora l’artista Valerio Rocco Orlando e Manuela Sormani.
È tempo di re-immaginare l’educazione nel museo e portare la nostra professionalità a un nuovo livello, esplorando i confini delle possibilità ma sopratutto riconoscendo il ruolo trasformativo che il nostro lavoro di guide, mediatori, educatori può avere per le persone e per tutta la società.
Dobbiamo lavorare per creare le condizioni che rendano l’esperienza dell’arte un’opportunità indispensabile per vivere una vita più ricca.
Continuiamo quest’avventura educativa insieme!
Ogni museo rappresenta un formidabile spazio sociale per la ricerca in ambito educativo, il luogo ideale in cui costruire una cultura condivisa, per offrire al mondo della scuola e a tutta la società, opportunità di crescita, sviluppo culturale, inclusione e benessere.
Voglio ringraziare per questo traguardo tutte le persone che nel mio percorso mi hanno offerto opportunità per innovare le pratiche educative nel museo e portare così la didattica museale sempre un po’ più lontano.
Grazie ai colleghi e alle colleghe con cui mi sono confrontato, agli artisti e ai maestri dai quali ho imparato e specialmente a tutti i musei e le associazioni con cui ho condiviso progetti e collaborazioni in questi anni: l’area educazione del Mart di Rovereto con Carlo Tamanini per le magnifiche occasioni, la Galleria Nazionale di Roma con Cristiana Collu per la fiducia e la straordinaria Cristiana Mele di CoopCulture, Palazzo Grassi/Punta della Dogana con Alexis Sornin, non posso dimenticare le preziose occasioni con InnovAction Cult presso La Fondazione Prada e il Mudec a Milano con Giulia Voltini e Chiara Deidda così come le esperienze con Didatticando a Venezia insieme a Marta Botter e Chiara Poli, e con la stima di Elisabetta Pasqualin del Polo Museale del Veneto e Carla Avanzini dei Musei Civici di Verona, Michela Perrotta e Elena Minarelli della Collezione Peggy Guggenheim e ancora l’artista Valerio Rocco Orlando e Manuela Sormani.
È tempo di re-immaginare l’educazione nel museo e portare la nostra professionalità a un nuovo livello, esplorando i confini delle possibilità ma sopratutto riconoscendo il ruolo trasformativo che il nostro lavoro di guide, mediatori, educatori può avere per le persone e per tutta la società.
Dobbiamo lavorare per creare le condizioni che rendano l’esperienza dell’arte un’opportunità indispensabile per vivere una vita più ricca.
Continuiamo quest’avventura educativa insieme!
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