* nuovi occhi*
per l'archeologia
Laboratorio per_formativo nei territori straordinari del museo
Il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia ospita parte del corso di formazione "Nuovi percorsi attraverso la civiltà etrusca" riservato ad insegnanti, educatori ed operatori museali.
Nelle giornate del 13 e del 20 ottobre dalle 9 alle 18 professionisti del settore svolgeranno lezioni frontali, workshop e visite guidate alla scoperta del Museo e dell'archeologia del mondo etrusco.
Nelle giornate del 13 e del 20 ottobre dalle 9 alle 18 professionisti del settore svolgeranno lezioni frontali, workshop e visite guidate alla scoperta del Museo e dell'archeologia del mondo etrusco.
workshop in didattica museale per insegnanti, educatori ed operatori museali
*nuovi occhi*
Per visitare il museo in modo attivo basta essere curiosi e usare l'immaginazione.
E sono proprio l'entusiasmo e la curiosità i due motori di questo percorso.
Esplorare il museo significa viaggiare nel tempo e nello spazio, vuol dire muoversi liberamente avanti e indietro attraverso ogni sorta di confine - tra culture diverse, per esempio, o tra il mondo reale e il mondo della fantasia.
* nuovi occhi * considera le sale del museo come un grande ipertesto, una rete di connessioni da esplorare in maniera non sequenziale, uno spazio di libertà per fare collegamenti fra opere, idee, emozioni, lasciandosi guidare da ciò che più ci interessa.
Il progetto è un invito per gli esploratori e le esploratrici di tutto il mondo e di ogni età a volgere uno sguardo nuovo su ciò che ci circonda e a guardare l'archeologia (e il mondo) con occhi nuovi e curiosi.
E sono proprio l'entusiasmo e la curiosità i due motori di questo percorso.
Esplorare il museo significa viaggiare nel tempo e nello spazio, vuol dire muoversi liberamente avanti e indietro attraverso ogni sorta di confine - tra culture diverse, per esempio, o tra il mondo reale e il mondo della fantasia.
* nuovi occhi * considera le sale del museo come un grande ipertesto, una rete di connessioni da esplorare in maniera non sequenziale, uno spazio di libertà per fare collegamenti fra opere, idee, emozioni, lasciandosi guidare da ciò che più ci interessa.
Il progetto è un invito per gli esploratori e le esploratrici di tutto il mondo e di ogni età a volgere uno sguardo nuovo su ciò che ci circonda e a guardare l'archeologia (e il mondo) con occhi nuovi e curiosi.
Per esplorare è necessario il movimento.
il primo movimento è aprire gli occhi.
*nuovi occhi* è un tentativo di rilettura degli spazi del museo, una ricerca di nuove possibilità relazionali tra i contenuti esposti e le persone.
Attraverso diverse azioni, attività e giochi che si succedono nelle sale espositive, i visitatori superano la dimensione passiva tipica della visita guidata tradizionale, per esplorare i contenuti del museo con un punto di vista dinamico.
L’approccio informale di *nuovi occhi* si contrappone alla supremazia logico-razionale tipica dell’esperienza museale, per dare spazio alle emozioni e alle percezioni fisico-sensoriali come strumenti principali di conoscenza.
*nuovi occhi* è sopratutto una cornice di possibilità, una modalità dirompente per esplorare il museo secondo una pluralità di linguaggi.
I percorsi prendono avvio dalla volontà di ripensare i metodi della trasmissione della conoscenza con l’obiettivo di ricercare nuove possibilità per comunicare con il pubblico, sono un invito a rompere i codici di comportamento caratteristici delle sale del museo per mantenere il pubblico attivo e aprire nuovi spazi per l’immaginazione.
Attraverso diverse azioni, attività e giochi che si succedono nelle sale espositive, i visitatori superano la dimensione passiva tipica della visita guidata tradizionale, per esplorare i contenuti del museo con un punto di vista dinamico.
L’approccio informale di *nuovi occhi* si contrappone alla supremazia logico-razionale tipica dell’esperienza museale, per dare spazio alle emozioni e alle percezioni fisico-sensoriali come strumenti principali di conoscenza.
*nuovi occhi* è sopratutto una cornice di possibilità, una modalità dirompente per esplorare il museo secondo una pluralità di linguaggi.
I percorsi prendono avvio dalla volontà di ripensare i metodi della trasmissione della conoscenza con l’obiettivo di ricercare nuove possibilità per comunicare con il pubblico, sono un invito a rompere i codici di comportamento caratteristici delle sale del museo per mantenere il pubblico attivo e aprire nuovi spazi per l’immaginazione.
*Programma*
Il workshop si svolge a contatto vivo e diretto con le opere del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma.
È un percorso interattivo per sperimentare le potenzialità narrative ed emozionali delle opere esposte, attraverso attività e giochi di esplorazione sensoriale si stimoleranno l’immaginazione, le emozioni e le percezioni fisiche quali strumenti primari di conoscenza.
L’obiettivo è muovere il corpo e i pensieri, dare spazio a un'espressività multidimensionale che renda l'esperienza al museo un mezzo di conoscenza (e trasformazione) personale e relazionale.
Il workshop si articola in tre momenti formativi teorico/esperienziali:
1. Aspetti metodologici innovativi
Attraverso la presentazione di azioni e best practices messe in pratica da musei del mondo si mettono in evidenza esempi e modelli metodologici
2. Laboratorio pratico nelle sale espositive del Museo Nazionale Etrusco
L’edificio che ospita le collezioni ed il patrimonio esposto come punto di partenza per mettere in pratica idee, giochi e attività per l’apprendimento nel museo.
3. Laboratorio di Progettazione condivisa
In questa fase i partecipanti sono guidati nel processo di progettazione ed elaborazione di un format di mediazione e nell'ideazione di strutture di coinvolgimento partecipative e inclusive.
*Metodologia*
Il museo è un luogo nel quale si possono sperimentare nuovi modi di apprendere e di fare esperienza per superare i modelli educativi dominanti, gerarchici e verticali, in favore di un’educazione il più possibile orizzontale, cooperativa e inclusiva.
Il workshop è organizzato come uno scambio dinamico e interattivo tra i partecipanti, l’obiettivo non è unicamente la trasmissione di una metodologia specifica, ma l'opportunità di riflettere criticamente su
ruoli e strumenti che educatori e insegnanti possono assumere nel nostro tempo.
Convinti che la conoscenza si costruisca attraverso l’esperienza, il corso incoraggia la partecipazione attiva, il networking e la cooperazione tra diverse discipline.
*Obiettivi*
- Approfondire la relazione tra percezione ed emozione nell'esperienza estetica
- Recuperare la dimensione corporea oltre le facoltà visive
- Individuare nuove strategie comunicative
- Attraversare la ricchezza e la complessità espressiva dei linguaggi
Il workshop si svolge a contatto vivo e diretto con le opere del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma.
È un percorso interattivo per sperimentare le potenzialità narrative ed emozionali delle opere esposte, attraverso attività e giochi di esplorazione sensoriale si stimoleranno l’immaginazione, le emozioni e le percezioni fisiche quali strumenti primari di conoscenza.
L’obiettivo è muovere il corpo e i pensieri, dare spazio a un'espressività multidimensionale che renda l'esperienza al museo un mezzo di conoscenza (e trasformazione) personale e relazionale.
Il workshop si articola in tre momenti formativi teorico/esperienziali:
1. Aspetti metodologici innovativi
Attraverso la presentazione di azioni e best practices messe in pratica da musei del mondo si mettono in evidenza esempi e modelli metodologici
2. Laboratorio pratico nelle sale espositive del Museo Nazionale Etrusco
L’edificio che ospita le collezioni ed il patrimonio esposto come punto di partenza per mettere in pratica idee, giochi e attività per l’apprendimento nel museo.
3. Laboratorio di Progettazione condivisa
In questa fase i partecipanti sono guidati nel processo di progettazione ed elaborazione di un format di mediazione e nell'ideazione di strutture di coinvolgimento partecipative e inclusive.
*Metodologia*
Il museo è un luogo nel quale si possono sperimentare nuovi modi di apprendere e di fare esperienza per superare i modelli educativi dominanti, gerarchici e verticali, in favore di un’educazione il più possibile orizzontale, cooperativa e inclusiva.
Il workshop è organizzato come uno scambio dinamico e interattivo tra i partecipanti, l’obiettivo non è unicamente la trasmissione di una metodologia specifica, ma l'opportunità di riflettere criticamente su
ruoli e strumenti che educatori e insegnanti possono assumere nel nostro tempo.
Convinti che la conoscenza si costruisca attraverso l’esperienza, il corso incoraggia la partecipazione attiva, il networking e la cooperazione tra diverse discipline.
*Obiettivi*
- Approfondire la relazione tra percezione ed emozione nell'esperienza estetica
- Recuperare la dimensione corporea oltre le facoltà visive
- Individuare nuove strategie comunicative
- Attraversare la ricchezza e la complessità espressiva dei linguaggi
Materiali didattici:
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Corso di formazione organizzato da Archeoclub Formello presso Museo Nazionale Etrusco, Villa Giulia, Roma, ottobre 2018
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