Esercizi di Meraviglia
Laboratorio di progettazione condivisa
[workshop per mediatori museali, guide, operatori culturali, insegnanti]
Il Museo come Altrove
Non appena si varca la soglia del museo ci si ritrova in un luogo speciale, un altrove dove rifuggire dalla fretta che predomina nel mondo esterno. Ogni opera che si incontra nel percorso è un invito per rallentare, per fermarsi un po’, un altrove sicuro in cui vivere esperienze intense.
Nel museo si può trovare un contesto ideale per superare lo sguardo passivo e praticare un'osservazione più attenta, generosa e meravigliata, in contrasto con l'assedio costante di immagini superficiali che caratterizza la nostra epoca.
Esplorare le sale espositive non è solo un invito per compiere una raffinata esperienza culturale, ma un’occasione per guardarsi dentro, perché ogni opera è come uno specchio nel quale riflettersi – ogni persona con la propria sensibilità – ma anche una finestra aperta verso tanti altrove da scoprire.
Un'opportunità per viaggiare nel tempo e nello spazio, per muoversi liberamente avanti e indietro attraverso ogni sorta di confine – tra culture diverse, per esempio, o tra il mondo reale e il mondo dell'immaginazione.
Affinché questo accada è importante superare il consumo compulsivo di immagini, ricercando occasioni per osservare davvero e lasciarsi coinvolgere in profondità.
È qui che accade la meraviglia...
Esercizi di Meraviglia
L'esperienza dell'arte ci offre numerose occasioni per esercitare la meraviglia e lo stupore, cioè per interrogarsi sulla bellezza e sulla complessità del reale, per scoprire qualcosa di nuovo o per riconoscere ciò che già abbiamo appreso in altri momenti della vita.
I filosofi Platone e Aristotele concordano nell’affermare che il desiderio di conoscenza nasce dalla meraviglia, cioè dallo stupore davanti a cose che altri considerano ovvie e di cui credono di avere la spiegazione.
Il senso di meraviglia nell'esperienza educativa può essere il motore per sollecitare l'interesse e la curiosità, tanto dei bambini quanto degli adulti.
Non appena si varca la soglia del museo ci si ritrova in un luogo speciale, un altrove dove rifuggire dalla fretta che predomina nel mondo esterno. Ogni opera che si incontra nel percorso è un invito per rallentare, per fermarsi un po’, un altrove sicuro in cui vivere esperienze intense.
Nel museo si può trovare un contesto ideale per superare lo sguardo passivo e praticare un'osservazione più attenta, generosa e meravigliata, in contrasto con l'assedio costante di immagini superficiali che caratterizza la nostra epoca.
Esplorare le sale espositive non è solo un invito per compiere una raffinata esperienza culturale, ma un’occasione per guardarsi dentro, perché ogni opera è come uno specchio nel quale riflettersi – ogni persona con la propria sensibilità – ma anche una finestra aperta verso tanti altrove da scoprire.
Un'opportunità per viaggiare nel tempo e nello spazio, per muoversi liberamente avanti e indietro attraverso ogni sorta di confine – tra culture diverse, per esempio, o tra il mondo reale e il mondo dell'immaginazione.
Affinché questo accada è importante superare il consumo compulsivo di immagini, ricercando occasioni per osservare davvero e lasciarsi coinvolgere in profondità.
È qui che accade la meraviglia...
Esercizi di Meraviglia
L'esperienza dell'arte ci offre numerose occasioni per esercitare la meraviglia e lo stupore, cioè per interrogarsi sulla bellezza e sulla complessità del reale, per scoprire qualcosa di nuovo o per riconoscere ciò che già abbiamo appreso in altri momenti della vita.
I filosofi Platone e Aristotele concordano nell’affermare che il desiderio di conoscenza nasce dalla meraviglia, cioè dallo stupore davanti a cose che altri considerano ovvie e di cui credono di avere la spiegazione.
Il senso di meraviglia nell'esperienza educativa può essere il motore per sollecitare l'interesse e la curiosità, tanto dei bambini quanto degli adulti.
Laboratorio di progettazione condivisa
La progettazione di un format di mediazione artistico-culturale dovrebbe essere un processo condiviso.
L’attività con il pubblico è sempre un processo di scambio e di dialogo, allo stesso modo la progettazione delle attività rivolte al pubblico dovrebbe nascere dal confronto tra tutti i mediatori/guide che lavoreranno insieme.
In questo workshop, attraverso il dialogo e confronto tra sensibilità diverse, i partecipanti saranno guidati nell’elaborazione di nuovi progetti e attività da sperimentare con le scuole e con tutto il pubblico.
L’obiettivo è elaborare strutture di coinvolgimento partecipative e inclusive per offrire a tutto il pubblico un ruolo attivo e da protagonista nell'esperienza dell'arte.
Programma:
Il workshop si articola in due sessioni formative teorico/esperienziali
1. Approcci metodologici innovativi per la didattica museale e la comunicazione nei servizi educativi
Attraverso la presentazione di azioni e best practices si mettono in evidenza esempi e modelli metodologici per coinvolgere il pubblico e comunicare in modo efficace.
I musei contemporanei sono spazi vivi che hanno bisogno di generare legami affettivi con i loro visitatori per affascinarli. Tuttavia, gran parte delle persone continua a vedere i musei come spazi soffocanti, freddi e noiosi, questo accade perché a volte sono i musei stessi a non generare strategie appropriate per rompere con questi stereotipi.
2. Laboratorio di Progettazione condivisa nelle sale del Museo
In questa sessione i partecipanti sono guidati nel processo di progettazione di nuovi format di mediazione museale dedicati alle mostre e alle collezioni, sperimentando nuovi approcci comunicativi per coinvolgere la partecipazione attiva del pubblico nell’esperienza al museo.
Le opere esposte diventano punto di partenza per mettere in pratica attività e prospettive di lavoro per ideare nuovi progetti.
Il workshop si propone di rivoluzionare l'esperienza del visitatore nel museo, attraverso l'attuazione di strategie globali che trasformano la visita secondo l'approccio della museologia educativa, coinvolgendo corpi, menti e spiriti.
L’attività con il pubblico è sempre un processo di scambio e di dialogo, allo stesso modo la progettazione delle attività rivolte al pubblico dovrebbe nascere dal confronto tra tutti i mediatori/guide che lavoreranno insieme.
In questo workshop, attraverso il dialogo e confronto tra sensibilità diverse, i partecipanti saranno guidati nell’elaborazione di nuovi progetti e attività da sperimentare con le scuole e con tutto il pubblico.
L’obiettivo è elaborare strutture di coinvolgimento partecipative e inclusive per offrire a tutto il pubblico un ruolo attivo e da protagonista nell'esperienza dell'arte.
Programma:
Il workshop si articola in due sessioni formative teorico/esperienziali
1. Approcci metodologici innovativi per la didattica museale e la comunicazione nei servizi educativi
Attraverso la presentazione di azioni e best practices si mettono in evidenza esempi e modelli metodologici per coinvolgere il pubblico e comunicare in modo efficace.
I musei contemporanei sono spazi vivi che hanno bisogno di generare legami affettivi con i loro visitatori per affascinarli. Tuttavia, gran parte delle persone continua a vedere i musei come spazi soffocanti, freddi e noiosi, questo accade perché a volte sono i musei stessi a non generare strategie appropriate per rompere con questi stereotipi.
2. Laboratorio di Progettazione condivisa nelle sale del Museo
In questa sessione i partecipanti sono guidati nel processo di progettazione di nuovi format di mediazione museale dedicati alle mostre e alle collezioni, sperimentando nuovi approcci comunicativi per coinvolgere la partecipazione attiva del pubblico nell’esperienza al museo.
Le opere esposte diventano punto di partenza per mettere in pratica attività e prospettive di lavoro per ideare nuovi progetti.
Il workshop si propone di rivoluzionare l'esperienza del visitatore nel museo, attraverso l'attuazione di strategie globali che trasformano la visita secondo l'approccio della museologia educativa, coinvolgendo corpi, menti e spiriti.
Si rilascia Attestato di partecipazione
Destinatari: Operatori culturali, Educatori museali, mediatori, guide (max 20 persone)
Durata 6 ore, una giornata intensiva (due sessioni di 3 ore)
Esigenze tecniche: Sala ampia con proiettore + sale espositive
Costo:
La proposta può essere accolta da qualsiasi museo o centro culturale, il preventivo sarà stabilito “su misura” in base al contesto e al numero dei partecipanti.
Per maggiori informazioni: [email protected]
Oppure attraverso il modulo contatto di questo sito
Durata 6 ore, una giornata intensiva (due sessioni di 3 ore)
Esigenze tecniche: Sala ampia con proiettore + sale espositive
Costo:
La proposta può essere accolta da qualsiasi museo o centro culturale, il preventivo sarà stabilito “su misura” in base al contesto e al numero dei partecipanti.
Per maggiori informazioni: [email protected]
Oppure attraverso il modulo contatto di questo sito
A cura di Marco Peri, storico dell’arte, educatore museale.
Specializzato nella creazione, produzione e mediazione estetico-culturale. Il suo lavoro si focalizza sulla sperimentazione di attività interdisciplinari tra arte e educazione.
Progetta e sviluppa percorsi educativi per i musei e corsi di alta formazione per operatori e insegnanti.
Collabora abitualmente con musei, festival, istituzioni e associazioni nella cura e sviluppo di programmi culturali e nella creazione di risorse didattiche innovative.
Ha collaborato con il Museo MART, Palazzo Grassi/Punta della Dogana, Peggy Guggenheim Collection, National Gallery di Londra e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.
Attualmente è docente nel Master Museum Experience Design presso l’Istituto Europeo di Design.
Specializzato nella creazione, produzione e mediazione estetico-culturale. Il suo lavoro si focalizza sulla sperimentazione di attività interdisciplinari tra arte e educazione.
Progetta e sviluppa percorsi educativi per i musei e corsi di alta formazione per operatori e insegnanti.
Collabora abitualmente con musei, festival, istituzioni e associazioni nella cura e sviluppo di programmi culturali e nella creazione di risorse didattiche innovative.
Ha collaborato con il Museo MART, Palazzo Grassi/Punta della Dogana, Peggy Guggenheim Collection, National Gallery di Londra e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.
Attualmente è docente nel Master Museum Experience Design presso l’Istituto Europeo di Design.
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