Arte contemporanea a scuola
Attività e laboratori per le scuole
esplorare, partecipare, sperimentare, comprendere,
l’arte contemporanea.
I laboratori di seguito elencati possono essere inseriti nella programmazione scolastica in maniera flessibile e adatta alle esigenze di insegnati e studenti.
Ogni attività ha una durata minima di circa 3 ore ma possono essere concordati cicli più estesi.
Per informazioni specifiche contattare
[email protected] – 347.8347852
oppure compilare il modulo in fondo a questa pagina.
esplorare, partecipare, sperimentare, comprendere,
l’arte contemporanea.
I laboratori di seguito elencati possono essere inseriti nella programmazione scolastica in maniera flessibile e adatta alle esigenze di insegnati e studenti.
Ogni attività ha una durata minima di circa 3 ore ma possono essere concordati cicli più estesi.
Per informazioni specifiche contattare
[email protected] – 347.8347852
oppure compilare il modulo in fondo a questa pagina.
*Le storie dell'arte*
Workshop di storytelling per l'arte.
Lo storytelling è l'arte del narrare, la narrazione è stata per secoli il principale mezzo con cui si tramandavano sapere e conoscenza di generazione in generazione.
Utilizzando il metodo di raccontare storie, si stimolano i partecipanti ad approfondire le conoscenze e la comprensione della storia dell'arte.
Sollecitati allo studio di alcuni capolavori, i partecipanti raccolgono le informazioni, organizzano i contenuti e imparano a costruire autonomamente i significati e l'interpretazione.
Sotto la guida di uno storico dell'arte si sperimentano le tecniche per l'affabulazione e si apprendono alcuni spunti per la scrittura creativa.
L'obiettivo del workshop è migliorare i processi di apprendimento e consolidare le conoscenze attraverso l'incontro di azioni, immagini e parole.
Modalità di svolgimento: Il workshop alterna sperimentazioni creative con esercizi ludici a diretto contatto con alcuni capolavori della storia dell'arte.
Workshop di storytelling per l'arte.
Lo storytelling è l'arte del narrare, la narrazione è stata per secoli il principale mezzo con cui si tramandavano sapere e conoscenza di generazione in generazione.
Utilizzando il metodo di raccontare storie, si stimolano i partecipanti ad approfondire le conoscenze e la comprensione della storia dell'arte.
Sollecitati allo studio di alcuni capolavori, i partecipanti raccolgono le informazioni, organizzano i contenuti e imparano a costruire autonomamente i significati e l'interpretazione.
Sotto la guida di uno storico dell'arte si sperimentano le tecniche per l'affabulazione e si apprendono alcuni spunti per la scrittura creativa.
L'obiettivo del workshop è migliorare i processi di apprendimento e consolidare le conoscenze attraverso l'incontro di azioni, immagini e parole.
Modalità di svolgimento: Il workshop alterna sperimentazioni creative con esercizi ludici a diretto contatto con alcuni capolavori della storia dell'arte.
*A tu per tu con il capolavoro*
Scrive il noto critico d’arte Philippe Daverio: “C’è un modo per uscire dal consumismo dell’arte visiva. Ridare tempo al tempo. Andare al museo e guardare un quadro solo”.
Questo laboratorio propone a ogni studente un’esperienza a tu per tu con l’opera d'arte che maggiormente attira il suo sguardo e la sua attenzione. L’esperimento è quello di lasciare ogni studente, da solo, davanti all’opera scelta, per provare la differenza tra vedere, guardare e osservare.
Dopo una fase di confronto, l’opera è rielaborata facendone uno schizzo e appuntando parole, pensieri, idee, collegamenti, ricordi, emozioni… Si apre così uno spazio relazionale aperto dove gli studenti sono chiamati a costruire il senso di quello che vedono e sentono, sviluppando un vero e proprio “dialogo” con l’opera d’arte.
Scrive il noto critico d’arte Philippe Daverio: “C’è un modo per uscire dal consumismo dell’arte visiva. Ridare tempo al tempo. Andare al museo e guardare un quadro solo”.
Questo laboratorio propone a ogni studente un’esperienza a tu per tu con l’opera d'arte che maggiormente attira il suo sguardo e la sua attenzione. L’esperimento è quello di lasciare ogni studente, da solo, davanti all’opera scelta, per provare la differenza tra vedere, guardare e osservare.
Dopo una fase di confronto, l’opera è rielaborata facendone uno schizzo e appuntando parole, pensieri, idee, collegamenti, ricordi, emozioni… Si apre così uno spazio relazionale aperto dove gli studenti sono chiamati a costruire il senso di quello che vedono e sentono, sviluppando un vero e proprio “dialogo” con l’opera d’arte.
*Ginnastica estetica*
Il concetto di estetica è oggi molto di moda e viene utilizzato in svariati contesti anche se spesso il significato rimane avvolto da un alone di indeterminatezza.
Che cos’è l’estetica? In che modo questa disciplina si applica all’arte contemporanea?
Perché l'arte è il medium privilegiato per fare esperienza diretta di cosa sia l’estetica?
Con attività a diretto contatto con alcune opere d'arte contemporanea gli studenti sperimentano cosa significa rendersi sensibili e aperti nei confronti dell’arte e dei suoi linguaggi.
Il concetto di estetica è oggi molto di moda e viene utilizzato in svariati contesti anche se spesso il significato rimane avvolto da un alone di indeterminatezza.
Che cos’è l’estetica? In che modo questa disciplina si applica all’arte contemporanea?
Perché l'arte è il medium privilegiato per fare esperienza diretta di cosa sia l’estetica?
Con attività a diretto contatto con alcune opere d'arte contemporanea gli studenti sperimentano cosa significa rendersi sensibili e aperti nei confronti dell’arte e dei suoi linguaggi.
*Maria Lai: i luoghi dell'arte a portata di mano*
Laboratorio ludico dedicato a Maria Lai per aprire un dialogo sul fare arte, leggere l'arte, ridefinire l'arte contemporanea.
“Ogni mia opera è partenza per un'avventura”
A chi, davanti a un’opera, si domanda cosa raffigura, Maria Lai risponde che l’arte non rappresenta, ma costruisce interpretazioni del mondo. A coloro che si chiedono “a cosa pensava l’autore?” replica che l’artista non rifletteva, ma costruiva trappole per i propri sogni.
I luoghi dell'arte a portata di mano è un gioco di carte divise in quattro mazzi: Luoghi simbolici, Luoghi comuni, Luoghi paralleli, Luoghi relativi
Non ci sono regole prestabilite, il gioco è piuttosto uno strumento per generare domande più che risposte, accorciando le distanze tra l'opera contemporanea e i suoi spettatori, coinvolti in una ridefinizione collettiva del significato dell'arte.
Laboratorio ludico dedicato a Maria Lai per aprire un dialogo sul fare arte, leggere l'arte, ridefinire l'arte contemporanea.
“Ogni mia opera è partenza per un'avventura”
A chi, davanti a un’opera, si domanda cosa raffigura, Maria Lai risponde che l’arte non rappresenta, ma costruisce interpretazioni del mondo. A coloro che si chiedono “a cosa pensava l’autore?” replica che l’artista non rifletteva, ma costruiva trappole per i propri sogni.
I luoghi dell'arte a portata di mano è un gioco di carte divise in quattro mazzi: Luoghi simbolici, Luoghi comuni, Luoghi paralleli, Luoghi relativi
Non ci sono regole prestabilite, il gioco è piuttosto uno strumento per generare domande più che risposte, accorciando le distanze tra l'opera contemporanea e i suoi spettatori, coinvolti in una ridefinizione collettiva del significato dell'arte.
*Workshop d'artista*
Il progetto prevede un ciclo di incontri con giovani artisti sardi il cui lavoro si sta affermando anche a livello nazionale e internazionale.
In forma di workshop intensivi possono prevedere una o più giornate di lavoro.
Il workshop prevede attività di sperimentazione di tecniche, rivolte a studenti interessati a sviluppare la creatività e ad approfondire la conoscenza dei linguaggi espressivi.
Obiettivo del progetto è incoraggiare il dialogo e il confronto sul processo di creazione artistica.
Gli artisti presentano il proprio lavoro e le proprie idee in un incontro con gli studenti, l’interazione e il dialogo costituisce una base da cui far emergere osservazioni e riflessioni sulle dinamiche dei processi creativi da cui ciascuno studente può trarre spunti per arricchire concretamente il proprio percorso.
Il workshop incentrato sulle tecniche espressive proprie di ciascun artista favorisce la circolazione delle idee e lo scambio delle conoscenze.
[min. 6 ore]
Il progetto prevede un ciclo di incontri con giovani artisti sardi il cui lavoro si sta affermando anche a livello nazionale e internazionale.
In forma di workshop intensivi possono prevedere una o più giornate di lavoro.
Il workshop prevede attività di sperimentazione di tecniche, rivolte a studenti interessati a sviluppare la creatività e ad approfondire la conoscenza dei linguaggi espressivi.
Obiettivo del progetto è incoraggiare il dialogo e il confronto sul processo di creazione artistica.
Gli artisti presentano il proprio lavoro e le proprie idee in un incontro con gli studenti, l’interazione e il dialogo costituisce una base da cui far emergere osservazioni e riflessioni sulle dinamiche dei processi creativi da cui ciascuno studente può trarre spunti per arricchire concretamente il proprio percorso.
Il workshop incentrato sulle tecniche espressive proprie di ciascun artista favorisce la circolazione delle idee e lo scambio delle conoscenze.
[min. 6 ore]
*Masterpiece Body suit*
Conferenza/performance dedicata al capolavoro di Artemisia Gentileschi “Giuditta che decapita Oloferne”, 1620, Gallerie degli Uffizi di Firenze.
Il Masterpiece BodySuit è un esperimento di mediazione per l'arte. Per cercare nuove prospettive capaci di invertire l'ordine delle cose a partire dal proprio corpo.
Per sollecitare la naturale tensione verso la bellezza e fare della nostra personale esistenza un capolavoro.
Masterpiece Body Suit è un ambiente narrativo per trasportare gli astanti nel dramma del resoconto storico-artistico del dipinto “Giuditta che decapita Oloferne” di Artemisia Gentileschi.
Il narratore, con tutta la sua passione, conduce gli astanti in un percorso di scoperta e di conoscenza intorno al Masterpiece per giungere all'apice performativo del Body suit in cui il suo stesso corpo si fa opera, incarnando il capolavoro.
* Masterpiece: Capolavoro, è l'opera meglio realizzata tra quelle di un artista, di uno scrittore, di un'epoca ecc.
* Body suit (tattoo): Body suit o full body suit, è un ampio tatuaggio ispirato di solito ad un solo tema o stile che ricopre l'intero busto o l'intero corpo.
Conferenza/performance dedicata al capolavoro di Artemisia Gentileschi “Giuditta che decapita Oloferne”, 1620, Gallerie degli Uffizi di Firenze.
Il Masterpiece BodySuit è un esperimento di mediazione per l'arte. Per cercare nuove prospettive capaci di invertire l'ordine delle cose a partire dal proprio corpo.
Per sollecitare la naturale tensione verso la bellezza e fare della nostra personale esistenza un capolavoro.
Masterpiece Body Suit è un ambiente narrativo per trasportare gli astanti nel dramma del resoconto storico-artistico del dipinto “Giuditta che decapita Oloferne” di Artemisia Gentileschi.
Il narratore, con tutta la sua passione, conduce gli astanti in un percorso di scoperta e di conoscenza intorno al Masterpiece per giungere all'apice performativo del Body suit in cui il suo stesso corpo si fa opera, incarnando il capolavoro.
* Masterpiece: Capolavoro, è l'opera meglio realizzata tra quelle di un artista, di uno scrittore, di un'epoca ecc.
* Body suit (tattoo): Body suit o full body suit, è un ampio tatuaggio ispirato di solito ad un solo tema o stile che ricopre l'intero busto o l'intero corpo.
Privacy Policy