Sensing spaces /// arte e architettura
visita guidata dinamica sulla percezione e il movimento
L'architettura è l'arte di pensare e organizzare lo spazio, non può essere osservata passivamente,
ma per comprenderla davvero occorre sperimentare lo spazio attraverso il proprio corpo in movimento.
ma per comprenderla davvero occorre sperimentare lo spazio attraverso il proprio corpo in movimento.
Sensing spaces è un progetto site specific per conoscere l'architettura del Museo.
Un museo abitabile, un incontro e un dialogo con gli spazi per produrre nel pubblico una fruizione emozionale.
Percorso
Partiamo dall'idea di mettere in discussione il format della visita guidata tradizionale che è capace di comunicare moltissime informazioni ma non riesce quasi mai a creare un'esperienza vera e propria, lasciando i partecipanti nella condizione “passiva” di spettatori.
“Sensing Spaces” propone di abitare il progetto architettonico del museo in modo partecipe e creativo, diventando protagonisti di un'esperienza dove corpi, menti ed emozioni sono attivamente coinvolti.
Il percorso parte dall'esterno per poter condividere con gli occhi del progettista la sua specifica visione.
Attraverso diverse azioni (enactions) che si succedono nelle sale espositive, i partecipanti superano la dimensione passiva della visita guidata tradizionale, per esplorare, con un punto di vista dinamico, lo spazio architettonico del museo.
La continua ricerca di nuove prospettive offre un nuovo modo di percepire se stessi e la relazione con le opere e l'ambiente.
Un museo abitabile, un incontro e un dialogo con gli spazi per produrre nel pubblico una fruizione emozionale.
Percorso
Partiamo dall'idea di mettere in discussione il format della visita guidata tradizionale che è capace di comunicare moltissime informazioni ma non riesce quasi mai a creare un'esperienza vera e propria, lasciando i partecipanti nella condizione “passiva” di spettatori.
“Sensing Spaces” propone di abitare il progetto architettonico del museo in modo partecipe e creativo, diventando protagonisti di un'esperienza dove corpi, menti ed emozioni sono attivamente coinvolti.
Il percorso parte dall'esterno per poter condividere con gli occhi del progettista la sua specifica visione.
Attraverso diverse azioni (enactions) che si succedono nelle sale espositive, i partecipanti superano la dimensione passiva della visita guidata tradizionale, per esplorare, con un punto di vista dinamico, lo spazio architettonico del museo.
La continua ricerca di nuove prospettive offre un nuovo modo di percepire se stessi e la relazione con le opere e l'ambiente.
Embodiment, vivere l'architettura
Quali sono gli aspetti architettonici/artistici in evidenza? Come trasferire questa conoscenza sul corpo dei partecipanti affinchè non sia mero passaggio di "informazioni" ma possa costituire un'autentica esperienza?
In che modo l'archittettura e le opere possono sollecitare la dimensione emotiva, le memorie personali, l'immaginazione, il corpo? Il percorso di visita e i contenuti puntano a mettere in luce gli aspetti rilevanti dell'architettura del Museo ma l'accento è posto sul metodo: conoscenza/approfondimento dell'architettura attraverso l'esperienza. L’obiettivo è quello di rendere l’esperienza del visitatore fisica, tangibile e sensoriale, ma anche di dare un’idea della grande poesia dell’architettura che è il terreno sempre presente delle nostre vite di cui spesso non ci rendiamo conto”. |
Esperienza estetica (esperienza dei sensi)Come attivare una sensorialità più dinamica affinché i partecipanti siano coinvolti nella dimensione corporea del sentire oltre quella razionale del pensare?
Esperienza relazionaleIl museo diventa spazio per sperimentare molteplici relazioni: tra l'architettura e le persone, tra le opere e il pubblico, ma, ancor più, per favorire le relazioni tra i partecipanti stessi, creando un'occasione d'incontro tra modi di vedere e modi di essere.
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