Per incontrare su un piano estetico più coinvolgente i contenuti del museo però non mi sembra necessario andarci nudi, come hanno recentemente fatto al Palais de Tokyo a Parigi, ma è utile senz’altro “svestirsi” di certi abiti mentali, di certi pregiudizi e abitudini.
Per incontrare al meglio gli interrogativi che l’arte ci propone occorre guardare da tante prospettive diverse.
A volte bisogna proprio invertire il proprio punto di vista.