Dobbiamo generare azioni e situazioni per dare vita a nuovi spazi di confronto, relazione e riflessione, che sostengano una visione positiva di futuro.
Con quest'intenzione è necessario avviare un processo di ripensamento dell'azione educativa che diventi prendersi cura, attraverso pratiche improntate al benessere e all'accoglienza di ciascuna persona.
Tra i destinatari delle proposte educative e culturali un’attenzione speciale merita più di tutto l'infanzia e il mondo della scuola. I bambini e tutti i giovani studenti hanno più che mai bisogno di recuperare esperienze concrete e relazioni autentiche che troppo a lungo sono state sacrificate.
Un processo in cui l'educazione museale diventa “prendersi cura”
Prendersi cura non è la stessa cosa che curare. Mentre curare indica un'azione specifica e momentanea, prendersi cura implica un'azione costante. Ecco perché è importante che il processo di ripensamento dell'azione educativa nel museo sia improntata al benessere e all'accoglienza di ciascuna persona.
Workshop partecipativo
Cosa faremo in questo incontro?
Prendersi cura come istituzione culturale, vuol dire accogliere le necessità di tutte le persone, offrendo percorsi di accessibilità (cognitiva, fisica, sensoriale, emozionale) finalizzati al benessere.
L'esperienza culturale può contribuire al miglioramento delle capacità cognitive, affettive e sociali e la pratica educativa può certamente essere un valido supporto per favorire lo sviluppo personale e mantenere una vita sociale attiva.
Il museo contemporaneo deve offrire percorsi intergenerazionali come occasioni per incontrarsi e raccontarsi, per continuare a imparare e condividere memorie ed emozioni.
Non occorre essere operatori specializzati, bisogna semplicemente liberarsi dei pregiudizi e lasciarsi andare con generosità, donarsi e stare bene insieme.
“Benessere” nel contesto del museo significa innanzi tutto stare bene, cioè permettere al pubblico di vivere esperienze positive e ricche di senso, in un clima piacevole e accogliente a contatto con le opere.
Sono ampiamente dimostrate importanti sinergie tra salute, benessere ed esperienza della cultura.
Dunque come progettare esperienze in questo senso?
In che modo i musei possono impegnarsi per promuovere pratiche di benessere per gli individui e per la comunità?
Quali sono i professionisti coinvolti in questo processo?
Il workshop si suddivide in due sessioni teorico/esperienziali:
1. Il ruolo del Museo per il benessere delle persone e della comunità: attraverso alcuni casi studio, esploriamo progetti che vedono i musei protagonisti di esperienze legate alla cura, al benessere e all’empowerment del pubblico.
2. L'arte del benessere: laboratorio di progettazione condivisa: in questa sessione i partecipanti sono guidati nell'ideazione e sperimentazione di nuove attività educative improntate al benessere a contatto con le collezioni del museo.
Le attività prevedono meditazioni guidate, respirazione leggera, esercizi di percezione e musica.
Destinatari: Operatori culturali, Educatori museali, mediatori, guide (max 20 persone)
Durata 6 ore, una giornata intensiva (due sessioni di 3 ore)
Esigenze tecniche: Sala ampia con proiettore + sale espositive
Workshop a cura di Marco Peri, Storico dell'Arte, esperto di progetti educativi nei musei e docente
Costo:
La proposta può essere accolta da qualsiasi museo o centro culturale, il preventivo sarà stabilito “su misura” in base al contesto e al numero dei partecipanti.
Per maggiori informazioni: [email protected]
Oppure attraverso il modulo contatto di questo sito.
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