Questa ricerca personale e professionale mi permette di interagire con un pubblico eterogeneo e con moltissimi colleghi, educatori e insegnanti.
Negli ultimi appuntamenti a Roma ho raccolto nuovi stimoli in contesti straordinari, al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia con il progetto *nuovi occhi* ho potuto mettere alla prova che un diverso approccio nella trasmissione dei contenuti non può che arricchire l’esperienza di conoscenza del pubblico.
Si può attraversare la complessità senza cadere nella semplificazione e si apprende davvero solo se si partecipa attivamente alla costruzione dei significati.
Nella visita immersiva e sensoriale “Questione di sguardi” che ho condotto per la mostra Leonardo D'amico The Red Circle, ho proposto al pubblico un ruolo più attivo per recuperare le proprie capacità di osservazione coinvolgendo risorse intuitive, emozionali e cognitive sullo stesso piano.
Ritorno alle mie ricerche con una consapevolezza verso le sfide che voglio approfondire per il futuro:
- Come progettare esperienze di visita che migliorino i processi cognitivi, emozionali, sensoriali ed esperienziali del pubblico?
- Come creare un linguaggio comune per comunicare efficacemente con tutte le persone?
- Come elaborare strategie partecipative e sempre più inclusive?