Bambini e adulti insieme per vivere un’esperienza dell’arte dedicata alla calma e all'attenzione profonda.
Le attività che ho proposto erano semplici esercizi e tecniche di meditazione mindfulness, a contatto con le opere nelle sale espositive.
In questo nostro tempo di eccezionale movimento, simultaneità e velocità di visioni che possono frastornare, sostare a lungo intorno a immagini statiche come i dipinti del museo diventa un terreno educativo urgente e necessario.
Una sfida sociale per riabituare lo sguardo alla calma e sollecitare un’attenzione profonda.
Per recuperare uno sguardo lento, che accoglie, che interpreta, che lascia giungere a sé le cose, con tempo.
L'esperienza dell'arte diventa una preziosa opportunità per prendersi cura dei propri sensi e coltivare la personale sensibilità.
Le opere di artisti come Alberto Burri, Cy Twombly, Antoni Tapies, Andy Wharol, Giuseppe Capogrossi, tra i tanti, sono state uno specchio per osservare e osservarci, per concentrarsi sopratutto su noi stessi,
Ci sono stati momenti di silenzio e di ascolto, per prendere una pausa dalla realtà che scorre veloce e rumorosa.
Un invito a sentire , a vivere con piena consapevolezza il qui e ora.
Abbiamo sperimentato un uso disinvolto del corpo come strumento di conoscenza, recuperato la capacità dei sensi per fare scoperte straordinarie.
Ogni tanto ci siamo offerti occasioni per parlare e condividere in gruppo le impressioni e i commenti.
Si pensa che la meditazione riguardi soprattutto la mente. È un errore. La meditazione riguarda tutto il corpo.
Riprendere i sensi per fare esperienza dell’arte, in questo modo la mindfulness può arricchire di notevoli suggestioni l’occasione di conoscenza.
Questo approccio psico-fisico, che prova a mettere in armonia aspetti percettivi e cognitivi è un'eccezionale via d’accesso per permettere a ciascuna persona con la propria sensibilità di creare un legame più intenso e coinvolgente con ciò che vede.