Però più di tutto ricordo l'opportunità di parlare di ciò che vedevo e sentivo, la possibilità di lasciare fluire i pensieri, le percezioni e le emozioni. Quella visita al Museo ha spalancato nuovi mondi di esplorazione e immaginazione e l'esperienza ha ispirato una passione per tutta la vita.
Probabilmente questa esperienza di meraviglia ha prodotto in me quell'interesse che ancora oggi mi tiene impegnato come professionista della mediazione tra arte e persone nel museo.
Tutti i giovani dovrebbero avere l'opportunità di fare esperienze dei musei come luoghi di ispirazione e scoperta, infatti è certo che l'accesso alla cultura alimenti la creatività e la curiosità.
Tuttavia oggi appare incerto che le nuove generazioni possano vivere queste esperienze trasformative.
Negli ultimi due anni il lockdown ha reso impossibili le visite scolastiche ai musei, mentre l'attività didattica si spostava sul digitale di fronte agli schermi del computer.
Ora che i musei e le scuole sono aperti non è detto che gli studenti possano tornare ad abitare le sale delle mostre, anche per non discriminare coloro che non hanno il super green pass necessario per accedere ai luoghi della cultura!
Inoltre, per complicare la situazione, le istituzioni culturali con sempre meno ospiti (e risorse) hanno deciso talvolta di sacrificare il personale dedicato alle attività educative.
Se ciò che forma le persone sono le esperienze, i bambini che crescono oggi avranno la stessa opportunità di essere ispirati dall'arte e dai musei?