Il nuovo numero di Roots & Routes Magazine ospita un mio intervento di ricerca in azione dal titolo:
Pratiche per_formative per la mediazione nel museo
[Abstract] I musei contemporanei possono essere dei luoghi di apprendimento straordinari, per me rappresentano un contesto di opportunità in cui sperimentare nuove pratiche per apprendere e fare esperienza. A differenza della scuola, nelle sale del museo si possono incontrare persone di tutte le età e di diversa provenienza, che possono interagire in uno spazio di relazioni dinamico e informale che attraversa diversi campi della conoscenza.
A partire dalla mia pratica educativa nelle sale dei musei, racconterò esperienze che hanno avuto per protagonista il pubblico di bambini, giovani e adulti.
L’obiettivo di ogni mio progetto è suggerire nuovi modi di abitare il museo contemporaneo, ricercando insieme al pubblico, con attitudine coraggiosa e sperimentale, nuove possibilità per vivere esperienze intense e trasformative.
I percorsi che progetto e conduco prendono la forma di visite immersive e percettive, laboratori per_formativi, esperienze che partono dal corpo e privilegiano l’azione e il movimento per sollecitare i partecipanti a recuperare la dimensione del “sentire” e non solo del “pensare”. Embodiment, nell’esperienza del museo, significa mediare concetti e contenuti verbali che scaturiscono dai temi e dalle opere in mostra attraverso nuovi approcci comunicativi, che consentono al pubblico di vivere un’esperienza aestetica più coinvolgente.
L’esperienza dell’arte diventa uno spazio di scambi e relazioni, in cui scoprire e rafforzare opportunità di comunicazione ed espressione immaginativa, intuitiva, emozionale.
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