Sotto il coordinamento pedagogico della dottoressa Ilaria Bosi, l’arte viene utilizzata come prezioso strumento per arricchire le pratiche educative. Il personale docente si aggiorna costantemente presso i dipartimenti educativi dei musei in una prospettiva internazionale.
Per me è stato un grande piacere incontrare un gruppo di persone davvero speciali: entusiaste, appassionate, sensibili e propositive. Insieme, abbiamo condiviso una giornata immersi nelle diverse espressioni dell’arte contemporanea.
Il museo ci ha offerto uno spazio accogliente per vivere l’esperienza dell’arte in modo personale e coinvolgente.
Corso “L’esperienza dell’arte: movimento, corpo, emozione”
La parola chiave di questo percorso è stata “educazione estetica”, termine che deriva dal greco “aisthesis”, che significa “percepire attraverso i sensi”. L’educazione estetica, quindi, è l’educazione dei sensi, ossia coltivarli, prendersene cura e perfezionarli. L’arte è un grande laboratorio per l’attenzione, la sensibilità e la meraviglia.
Durante questo percorso formativo al MAMbo, ho guidato le partecipanti nell’esplorazione del museo, vivendo la relazione tra noi e l’arte come uno spazio in cui lasciarsi andare per recuperare la piena presenza delle proprie risorse conoscitive.
Il tema di quest’anno di #IMD24, “Musei per l’Educazione e la Ricerca”, sottolinea l’importanza educativa delle istituzioni culturali.
Personalmente ritengo i musei luoghi ideali per sperimentare nuove modalità di apprendimento e fare esperienza, contesti dove stimolare la curiosità, la creatività e il pensiero critico, avvicinando le persone alla bellezza della conoscenza.
Il museo come Altrove
Il percorso è iniziato con una sessione di meditazione mindfulness per respirare e immergersi in un’esperienza in cui corpo, mente e spirito potessero vivere un momento di intensità. Vivere il ‘qui e ora’ con un atteggiamento aperto e curioso è fondamentale per superare la fretta e la superficialità che caratterizzano la quotidianità, stimolando corpo e sensi a vedere meglio, ascoltare meglio e, in una parola, ‘sentire’ di più.
Il programma della giornata ha previsto una serie di attività, esercizi e giochi per potenziare le capacità percettive di ciascuna persona. Le partecipanti sono state invitate a sperimentare attivamente una dimensione partecipativa e relazionale, sollecitando le proprie risorse emotive e immaginative. Questa speciale esperienza dell’arte ci ha offerto l’occasione di vivere un tempo di benessere, guardando dentro noi stesse con intimità e osservando lontano attraverso prospettive di ampi orizzonti, tra paesaggi emotivi e immaginari.
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