Ho contribuito al programma di formazione dedicato alle guide con un workshop incentrato sull’importanza dell’esperienza estetica per coinvolgere la partecipazione attiva dei pubblici.
Dalle sale del museo, alle aree verdi del giardino botanico, l’approccio comunicativo per la mediazione ha molte connessioni in comune.
La Natura (così come l'Arte), è un enorme laboratorio di attenzione, sensibilità e meraviglia...l'Orto Botanico rappresenta in questo senso una Wunderkammer eccezionale.
In questo percorso di formazione, immersivo e sensoriale, ho guidato i partecipanti nella pratica di suggestioni, attività e giochi per rilanciare le capacità percettive, per sperimentare attivamente una dimensione partecipativa e relazionale a contatto con tutto il pubblico.
Uno spazio intenso in cui lasciarsi andare per recuperare la piena presenza delle proprie risorse.
Il contesto straordinario del Giardino delle Biodiversità ci ha offerto l’occasione per viaggiare tra ecosistemi: dal deserto, al clima subtropicale, fino alla foresta pluviale. Un ambiente ricco e stimolante per sollecitare il pieno recupero delle proprie risorse, produrre benessere e favorire la fioritura personale.
Per me è stato una sorta di “Shinrin-yoku” rinvigorente per respirare insieme a tante piante che abitano il pianeta.
#educazionemuseale