Inoltre, manca un'alleanza sistematica tra i luoghi della cultura e le scuole. Molte bambine completano l'intero ciclo della primaria senza mai avere l'opportunità di vivere esperienze legate al teatro, cinema, musei o altri luoghi culturali.
Sappiamo bene che l'educazione al patrimonio non è un campo di ricerca inedito, e molti professionisti si impegnano costantemente per avvicinare i più giovani a queste tematiche. Tuttavia, il dialogo con il mondo della #scuola non è ancora abbastanza solido e necessita di un'ulteriore ‘spinta gentile’ per creare un'indispensabile sinergia tra l'educazione al #patrimonioculturale e l'educazione formale.
Certamente educare alla bellezza può cominciare fin dalla prima infanzia. L’educazione al Patrimonio è innanzitutto una crescita di consapevolezza e di sensibilità, che nasce dalla conoscenza e che produce apprezzamento e rispetto.
Sarebbe importante che i bambini e le bambine delle scuole fossero più abituati a frequentare musei e luoghi della cultura come pratica educativa costante durante l’istruzione. Una scuola che dialoga con i luoghi del patrimonio e che approfitta delle straordinarie opportunità della bellezza per preparare nuove generazioni che sappiano prendersi cura dei luoghi e delle memorie.
(Riflessione a commento dell'articolo di V. Trione su Corriere della Sera del 24/07/2023