Ospite della Rete Museale e Naturale Belicina per parlare di Patrimonio Culturale, comunicazione e mediazione. Un confronto tra professionisti delle Accademie di Belle Arti di Catania e di Palermo, studenti e operatori culturali di un territorio davvero straordinario.
Durante la tavola rotonda sono stati messi al centro esperienze didattiche nei luoghi della Cultura con il contributo di diversi ospiti ed interventi che si sono interrogati sul ruolo attivo delle comunità e del patrimonio nel processo di costruzione di un futuro più sostenibile e resiliente.
Il mio contributo "nuovi occhi, reimmaginare l'educazione al museo" è stato un tentativo per condividere la mia ricerca tra arte e educazione, sostenendo il ruolo del museo contemporaneo come agente di trasformazione per attivare le persone a partire dal ruolo strategico del mondo della scuola e della comunità educativa degli insegnanti.
Il museo contemporaneo, ma più in generale i presìdi culturali, devono assumere un impegno preciso per mettere al centro delle proprie azioni la missione educativa.
Musei e scuole possono mettere in campo un’alleanza educativa, stabilire una vantaggiosa complicità. Nelle differenze dei ruoli e degli strumenti condividono infatti un importantissimo obiettivo comune: la crescita culturale ed emotiva, esperienziale dei più giovani.
Scuola e Museo devono poter agire in sinergia.
Innanzitutto si tratta di riconoscere effettivamente quale sia il ruolo dei musei per la nostra società, uno spazio pubblico essenziale, luogo sociale di confronto e dibattito intorno alla storia e al presente.
Tra le istituzioni culturali del nostro tempo rappresenta probabilmente lo spazio più promettente in cui cultura e persone si possono incontrare.
Insieme ai partecipanti abbiamo sperimentato come abitare gli spazi del museo contemporaneo in modo più partecipe e creativo.
Un percorso di azioni e suggestioni per scoprire che il museo è un formidabile spazio di relazione tra persone, un ambiente di condivisione dove la sensibilità individuale si arricchisce del confronto con il gruppo.
Con la presenza di docenti, educatori museali e operatori culturali abbiamo praticato una ricerca attiva per sostenere sguardi più curiosi, per mettere in gioco la globalità di risorse conoscitive di ciascuna persona e vivere su un piano più personale e coinvolgente l’esperienza dell’arte.
Un ringraziamento speciale al Direttore della Rete Giuseppe Maiorana per la cura di queste due giornate e a tutte le persone coinvolte!