Nella Libreria Tuttestorie di Cagliari, ho esteso le possibilità di quest’albo illustrato in un laboratorio dinamico e divertente per coinvolgere in un’occasione condivisa gli sguardi di bambini e genitori.
Insieme abbiamo ripercorso le esperienze artistiche della piccola protagonista, rivivendo le opere citate nel libro attraverso attività ‘embodied’, racconti e giochi.
Le attività che abbiamo sperimentato ricercano un diverso rapporto con le immagini, superando visioni superficiali e attivando una presenza più vivace e globale di ciascuna persona. In particolare, tutte le esperienze di questo laboratorio rappresentano un invito a coltivare la curiosità visiva e l’interesse per l’arte, favorendo nei più piccoli l’idea che la visita al museo sia un’esperienza piacevole in cui “divertirsi ad osservare”.
Questo approccio nell'educazione museale è chiamato Activity-Based e prevede di coinvolgere attivamente le persone attraverso attività pratiche, interattive e coinvolgenti. Queste possibilità favoriscono un’esperienza di conoscenza più profonda e significativa, consentendo di sperimentare direttamente ciò si scopre, anziché solo osservare o ascoltare.
Il punto di partenza è la ricerca di una relazione meno convenzionale con l’opera, attraverso azioni che possano stimolare la partecipazione e coinvolgere tutto il corpo, oltre la semplice osservazione.
Dopo la lettura ad alta voce del libro, abbiamo ripercorso idealmente le sale del museo con la proiezione dei capolavori menzionati nelle pagine.
Per iniziare abbiamo pattinato sul ghiaccio insieme a Bruegel, Paesaggio invernale con pattinatori e trappola per uccelli, trasformando un dettaglio dell’opera in un’azione ludica e coinvolgente.
La Gioconda ha creato un clima disteso e piacevole, invitandoci a sorridere come lei, e, invertendo per una volta i ruoli tra opera e visitatori, ci siamo lasciati osservare dal suo sguardo enigmatico.
Come in un ideale passeggiata al museo, siamo passati di opera in opera.
I bambini hanno impersonato l’urlo di Munch e interpretato con i loro volti le diverse sfumature emotive di quell’espressione, condividendo le proprie emozioni, tra urla di terrore e visi pieni turbamento.
Nel percorso abbiamo incontrato il grande capolavoro di Gericault, e attraverso un’avvincente narrazione abbiamo rievocato il terrore e gli stati d’animo dei naufraghi della zattera della Medusa, rivivendo con loro il momento dell’ultimo sforzo per la salvezza.
Ancora, osservando alcuni dei ritratti di Arcimboldo ci siamo dedicati alla ricerca dei dettagli, aguzzando la vista in un gioco di osservazione e stupore.
Ci siamo divertiti a ricreare le altalene umane per dondolare con I fortunati casi dell'altalena di Jean-Honoré Fragonard
E naturalmente abbiamo danzato con le ballerine di Degas sulle musiche classiche e su quelle di Mahmood.
Infine, abbiamo respirato l’atmosfera calda e tenebrosa che caratterizza il chiaroscuro nel ritratto della Maddalena penitente di Georges De La Tour, soffiando sulla candela per spegnerla.
Ci siamo divertiti al museo!
Non è un controsenso e neppure una provocazione, ma semplicemente l’idea che con i più piccoli sia possibile vivere l’esperienza dell’arte in modo creativo e divertente. Basta avere la volontà di superare la dimensione del pedagogismo pedante e sperimentare altre forme di apprendimento che possano stimolare il corpo, la mente e l'immaginazione di ognuno di noi.