L'iniziativa fa parte degli approfondimenti formativi proposti dal Master Europeo di I Livello in Promozione e Accessibilità Museale: Servizi Educativi e Didattici per le Istituzioni Culturali, curato da LIMEC SSML e dall'Università Pedagogium di Varsavia.
Abstract: A partire dal concetto di Welfare culturale, inteso come approccio integrato di benessere degli individui e delle comunità, attraverso pratiche fondate sulle arti visive, performative e sul patrimonio culturale, l'intervento esplora l'intersezione tra cultura e benessere facendo un focus su alcuni casi esemplari nei musei del mondo.
Quali sono le evidenze sul ruolo delle arti nel miglioramento della salute e del benessere?
Quali pratiche d'eccellenza possiamo prendere ad esempio per osservare questo proficuo legame.
Il webinar è stata l'occasione per passare in rassegna alcune iniziative che sono significative per inquadrare il ruolo delle Arti per il benessere.
I luoghi della cultura, i luoghi del patrimonio, e nel caso specifico, i musei possono estendere le loro funzioni oltre l’orizzonte conservativo e espositivo, per abbracciare invece un ruolo attivo per produrre benessere individuale e sociale?
In altre parole i musei possono impegnarsi per promuovere pratiche di benessere per gli individui e per la comunità?
Alla base c'è un’idea in cui personalmente credo molto: Museo come spazio sociale nel quale generare conoscenze, esperienze di apprendimento, ma soprattutto un contesto pieno di opportunità dove cultura e persone si incontrano.
Le evidenze scientifiche dimostrano importanti sinergie tra salute, benessere ed esperienza della cultura. Dunque come progettare esperienze in questo senso? Chi dovrebbe sostenerle? Quali sono i professionisti coinvolti in questo processo?
Curare o "prendersi cura"
La parola cura attualmente è al centro dell’attenzione mediatica. Mentre la comunità scientifica è impegnata per studiare una cura contro il virus, noi possiamo concentrarci sull’importanza del prendersi cura.
La cura personale, familiare e sociale è, ora più che mai, un valore importantissimo, che implica protezione, solidarietà e amore.
Prendersi cura non è la stessa cosa che curare.
Mentre curare implica un'azione specifica e temporanea, il prendersi cura è un'azione che si esercita con costanza.
In una prospettiva di ripensamento delle funzioni dell'educazione museale possiamo immaginarla come un processo del "prendersi cura".
Prendersi cura del pubblico, dei bisogni di ciascuna persona.
Con queste parole si indica una dimensione nuova della nozione di welfare, un nuovo approccio che integra dimensioni sociali e di benessere. Secondo il dizionario Treccani della cultura:
Il Welfare culturale promuove un modello integrato di benessere degli individui e delle comunità, attraverso pratiche fondate sulle arti visive, performative e sul patrimonio culturale.
Cos'è il welfare?
Nel senso più ampio, il welfare si riferisce al benessere degli individui, delle famiglie e della comunità. I termini welfare e benessere sono spesso usati in modo intercambiabile.
Benessere, significa “stare bene” ed è associato all'essere a proprio agio, felice o in salute. (Oxford University Press 2019).
Sistema Sanitario + Politiche Sociali + Mondo dell'Arte e della Cultura
Sperimentato da almeno trent'anni soprattutto nei Paesi scandinavi, nel Regno Unito e più di recente in Canada, il Welfare culturale presuppone una relazione costante di collaborazione fra professionisti di discipline diverse e, soprattutto, un'integrazione di obiettivi fra i sistemi istituzionali della salute, delle politiche sociali e quello delle arti e della cultura.
L’esperienza più matura al riguardo, nel Regno Unito, si realizza attraverso il programma Arts on prescritpion.
Questo programma, presente da circa vent'anni nell'ambito delle politiche sociali del governo inglese, si fonda sulla convinzione che la partecipazione a un'attività culturale e/o creativa possa promuovere la salute e il benessere.
Grazie ad Arts on Prescription, chi si presenta dal medico di base con problemi non clinici, situazione che nel Regno Unito riguarda circa il 20-30% dei casi, può ricevere come prescrizione medica la partecipazione a attività artistiche e creative (dalla pittura, alla danza, alla visita di luoghi del patrimonio, musei).
Quali evidenze scientifiche possono dimostrare le sinergie tra arti e benessere?
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha pubblicato il più completo studio mai effettuato sul tema: “What is the evidence of the role of the arts in improving health and well-being?
Il rivoluzionario rapporto , presentato a Helsinky nel novembre 2019, è ora disponibile anche in lingua italiana grazie alla versione redatta dal Cultural Welfare Center
"Quali sono le evidenze sul ruolo delle arti nel miglioramento della salute e del benessere?"
Lo studio rappresenta uno dei risultati del programma “Salute in tutte le Politiche”, lanciato nel 2015 dall'Ufficio Europeo dell'OMS per indirizzare il sistema sanitario comunitario verso un approccio integrato di diversi settori, così come raccomandato dall'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
L'indagine ha preso in esame oltre 900 pubblicazioni afferenti all'ambito della medicina, della psicologia, dell'antropologia e delle neuroscienze.
E in Italia a che punto è la ricerca?
Casi di eccellenza:
- Dance Well (Musei Civici di Bassano del Grappa)
- Musei Toscani per l'Alzheimer
Museo Marino Marini, Centro Pecci Prato - Mindfulness
Arts on Prescription , A social prescription (Mostra "And breathe... Manchester Art Gallery, Museo Mart, Rovereto IT)
Continua...
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